Quanto è cambiata negli anni la fotografia?
Siamo nell’era iper-tecnologica per eccellenza, abbiamo a disposizone marchingengni elettronici per ogni necessità capaci di adattarsi a trend ed esigenze di ogni genere.
In quanto a fotografia, abbiamo i mezzi per realizzare scatti di ogni sorta, con le qualità più impensabili, funzioni ed effetti per tutti i gusti e obiettivi capaci di rendere dettagli che forse non saremmo in grado di cogliere a occhio nudo.
Cosa ci manca?
Siamo assuefatti dalla ricerca della perfezione, in particolare quando puntiamo ad immortalare momenti e soggetti a noi profondamente cari. Il colore perfetto, l’inquadratura perfetta, la saturazione perfetta e la messa a fuoco perfetta. Questo porta a percepire un senso di vuoto nei confronti dell’immagine: sentiamo la mancanza della sensazione di vero affetto verso i nostri scatti. Quel sentore di famigliarità che solo una fotografia cartacea può trasmettere, con la sua materialità, i suoi colori antichi e la sua spontaneità.
Da qui nasce il ritrovato interesse per la fotografia vintage, una modalità di imprimere i ricordi celebrando l’attimo e le sensazioni, allontanandosi da un’idea di perfezione austera e poco comunicativa. Un’inversione di rotta che parte da un futurismo esasperato per riavvicinarsi a un passato nostalgico e denso di significato.
Fotocamere vintage, oggetti di stile
Esistono fotocamere vintage che non necessariamente relegano la qualità dei nostri scatti a un livello inferiore. Al contrario: troviamo sul mercato prodotti che possiedono interessanti caratteristiche tecniche unite allo stile e al design retrò e vintage.
Fotocamere poco convenzionali, diverse dalle reflex professionali o dai disposisitivi smart più tecnologici. Questi oggetti diventano veri e proprio modelli da collezione, elementi di arredo per chi vuole portare uno tocco retrò anche nell’ambiente casalingo, per recuperare un fascino d’altri tempi.